SCADENZE FISCALI GIUGNO 2020

SCADENZE FISCALI GIUGNO 2020

SCADENZE FISCALI GIUGNO 2020

Dopo un periodo di stand-by, è questo il mese in cui inizia la “Fase 2” degli appuntamenti con il Fisco.

La prima scadenza importante è quella del 16 giugno 2020, termine per il versamento dell’acconto IMU. Una proroga generalizzata non c’è, ma sarà il singolo Comune a poter scegliere se differire la scadenza per il versamento della nuova tassa unica sulla casa, frutto della fusione di IMU e TASI.

Il mese di giugno segna inoltre la ripresa degli adempimenti sospesi, dalla dichiarazione IVA, fino ad esterometro, Lipe ed elenchi Intrastat.

Nessuna proroga, invece, per i versamenti in autoliquidazione di Irpef, contributi INPS ed IVA dovuti il 16 giugno 2020.

Lo scadenzario del mese si chiude con il primo importante appuntamento con la dichiarazione dei redditi: è fissata al 30 giugno 2020 la scadenza per il versamento Irpef, Ires, cedolare secca, un termine per il quale si profila l’ipotesi di una proroga a settembre, con il rischio di un doppio calendario differenziato tra soggetti ISA e non.

Partiamo da uno schema riepilogativo delle scadenze fiscali di giugno, per poi scendere nel dettaglio sui singoli adempimenti.

Scadenze fiscali giugno Adempimento
16 giugno 2020 Acconto IMU nei Comuni che non hanno disposto una proroga
16 giugno 2020 Versamento IVA, Irpef e contributi INPS
25 giugno 2020 Intrastat mensili
30 giugno 2020 Dichiarazione IVA
30 giugno 2020 LIPE primo trimestre
30 giugno 2020 Esterometro primo trimestre
30 giugno 2020 Saldo e acconto imposte sui redditi

SCADENZE FISCALI 16 GIUGNO 2020: ACCONTO IMU CON PROROGA A LIBERA SCELTA DEL COMUNE

Quella dell’acconto IMU è la prima grande scadenza fiscale dopo lo scoppio dell’epidemia Covid-19, che coincide con il debutto della nuova tassa unica sulla casa.

La nuova IMU, frutto della fusione di IMU e TASI, prende le sue regole principali dalla IUC, ed in sostanza cambia poco in merito a soggetti obbligati e regole per il calcolo dell’importo dovuto.

Non cambia neppure la scadenza:

  • il 16 giugno 2020 si paga l’acconto IMU,
  • il 16 dicembre invece è il termine per il versamento del saldo, comprensivo di conguaglio nel caso di modifica delle aliquote da parte del Comune.

Il debutto della nuova IMU e l’ormai imminente scadenza dell’acconto di giugno coincide con un anno tutt’altro che ordinario, anche dal punto di vista fiscale. Ad aiutare a fare chiarezza sulle regole per il calcolo ed il pagamento della prima rata del 16 giugno è la circolare n. 1 del 18 marzo 2020 pubblicata dal Dipartimento delle Finanze.

Il 29 maggio 2020 dall’Agenzia delle Entrate sono arrivati i codici tributo e le regole per il pagamento con modello F24.

Un mix di conferme e novità, alle quali si affianca l’ipotesi di una proroga: l’IFEL ha condiviso uno schema di delibera per i Comuni, che potranno autonomamente scegliere se rinviare o meno la scadenza IMU del 16 giugno 2020.

Bisognerà quindi monitorare il sito del proprio Comune di riferimento per orientarsi su quando pagare e su quali agevolazioni saranno introdotte.

SCADENZE FISCALI 16 GIUGNO 2020: IVA, RITENUTE E CONTRIBUTI INPS

Il decreto Rilancio non ha incluso nell’intrecciato calendario di proroghe al 16 settembre 2020 i versamenti in autoliquidazione dovuti per il mese di giugno.

Il 16 giugno 2020 torna quindi l’appuntamento con gli adempimenti periodici. Come evidenziato nello scadenzario dell’Agenzia delle Entrate, la scadenza riguarda i seguenti adempimenti:

  • IVA relativa alla liquidazione del mese di maggio 2020;
  • ritenute su redditi da lavoro dipendente e contributi INPS di maggio 2020;
  • ritenute su lavoro autonomo di maggio 2020.

Nel dettaglio, entro il 16 giugno 2020 bisognerà effettuare:

  • versamento Irpef delle ritenute alla fonte a titolo d’acconto operate dai sostituti d’imposta su redditi di lavoro dipendente e assimilati del mese di maggio, addizionali comunali e regionali, redditi di lavoro autonomo e provvigioni per rapporti di commissione, agenzia, mediazione e rappresentanza del mese precedente. Il versamento dovrà essere effettuato con modello F24 e codice tributo 1040, competenza 05/2020. Nello stesso modello F24 i sostituti d’imposta possono versare i contibuti Inps dovuti per le retribuzioni del mese di maggio.
  • versamento Iva per i contribuenti con liquidazione mensile relativa al mese di maggio 2020, utilizzando il modello F24 con codice tributo 6005.

SCADENZE FISCALI 25 GIUGNO 2020: INVIO ELENCHI INTRASTAT MENSILI

Nessuna nuova proroga neppure per gli elenchi Intrastat. Entro il 25 giugno 2020 bisognerà trasmettere in modalità telematica l’elenco riepilogativo delle cessioni di beni e prestazioni di servizi rese nel mese precedente nei confronti di soggetti UE.

SCADENZE FISCALI 30 GIUGNO 2020, DICHIARAZIONE IVA, LIPE, ESTEROMETRO ED INTRASTAT

Scadenza il 30 giugno 2020 per l’invio della dichiarazione IVA, così come per le Lipe, l’esterometro e gli elenchi Intrastat.

Partendo dalla dichiarazione IVA, il termine ordinario del 30 aprile 2020 è stato oggetto di proroga al 30 giugno 2020 per effetto delle misure disposte dal decreto Cura Italia.

Stessa scadenza anche per le Lipe del primo trimestre 2020, in scadenza il 31 maggio, ma per le quali è possibile sfruttare il maggior termine per la trasmissione telematica.

Il 30 giugno 2020 è anche il termine per l’invio degli elenchi Intrastat in scadenza a marzo, aprile e maggio, così come dell’esterometro del primo trimestre 2020.

SCADENZE FISCALI 30 GIUGNO 2020, APPUNTAMENTO IMPOSTE DICHIARAZIONE DEI REDDITI: PROROGA IN ARRIVO?

Il calendario delle scadenze fiscali di giugno 2020 si chiude con l’importante appuntamento con le imposte sui redditi. Entro il 30 giugno bisognerà pagare saldo ed acconto Irpef, Ires, cedolare secca ed imposte sostitutive.

Al netto dello sconto sull’Irap, la scadenza del 30 giugno 2020 rappresenterà per molte partite IVA una delle più pesanti uscite di cassa dell’anno, in un periodo non proprio roseo sul fronte economico.

Il saldo risultante dal modello Redditi PF e l’eventuale prima rata di acconto devono essere versati entro il 30 giugno dell’anno in cui si presenta la dichiarazione dei redditi, oppure entro i 30 giorni successivi pagando una maggiorazione dello 0,40%.

Pur evidenziando che attualmente la scadenza confermata è quella del 30 giugno 2020, è bene accennare alle possibili novità. Si inizia a parlare di una possibile proroga a settembre, dovuta alle modifiche agli ISA introdotte dal decreto Rilancio.

In sostanza, considerando l’imminente scadenza e la necessità di tempo per l’adeguamento delle procedure, la maggioranza di governo sta valutando di rinviare il termine di scadenza, così come avvenuto lo scorso anno.

Si parla però di una possibile proroga postuma, che potrebbe arrivare in via ufficiale solo con la conversione in legge del decreto Rilancio.

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