Superbollo auto, tassa di laurea e altri micro-prelievi potrebbero sparire.
La riforma fiscale si prepara a cancellare una serie di tasse poco fruttuose per lo Stato ma che contribuiscono a rendere più complicato il sistema.
La legge delega sulla riforma fiscale è attesa entro la fine del mese di settembre 2021 e, nell’incognita di cosa conterrà, una delle certezze sembra essere la volontà di cancellare le micro-tasse, proposta contenuta nel documento elaborato dalle Commissioni Finanze di Camera e Senato.
L’obiettivo alla base dell’abolizione delle micro-tasse è semplificare e razionalizzare il sistema tributario. Tra imposte, tasse e diritti, la perdita per le casse dello Stato e per Regioni e Comuni sarebbe esigua.
RIFORMA FISCALE 2021: DAL SUPERBOLLO ALLA TASSA DI LAUREA, I MICRO PRELIEVI CHE POTREBBERO SPARIRE
Tasse troppo costose per lo Stato che portano ad un gettito irrisorio: è questo uno dei motivi alla base della proposta di cancellare i tanti micro prelievi che contribuiscono a complicare il sistema fiscale italiano.
Le Commissioni Finanze di Camera e Senato hanno messo nero su bianco la proposta di eliminare una serie di micro-prelievi.
A titolo esemplificativo, vengono citati il superbollo auto, ma anche la tassa di laurea, l’imposta sugli intrattenimenti o, ancora, la maggiorazione comunale sulla tassa rifiuti.
Sul superbollo auto non è la prima volta che si parla di abolizione. Già nel corso dei lavori relativi alla Legge di Bilancio 2019 si tentò di eliminare la tassa aggiuntiva dovuta dai possessori di auto di potenza sopra una determinata soglia. La proposta fu allora bocciata, ma la necessità di una profonda riforma fiscale potrebbe cambiare le carte in tavola.
Come evidenziato nel documento delle Commissioni, e tenuto conto dei rilievi sollevati dalla Commissione Europa, la semplificazione in ambito fiscale non può realizzarsi se esistono più norme, frequentemente modificate, “sparse” e difficilmente comprensibili.
Abolire le micro-tasse, che comportano più costi di gestione a carico dell’Erario che benefici in termini di gettito, diventa quindi parte del lavoro per razionalizzare il quadro normativo, garantendo tra l’altro sicurezza ed equità, trasparenza e affidabilità al sistema tributario.
DAL SUPERBOLLO ALLA LAUREA: LE TASSE CHE POTREBBERO SPARIRE CON LA RIFORMA FISCALE 2021
Di tasse assurde e anacronisctiche in Italia ce ne sono diverse. Si parte dalle accise sulla benzina, che finanziano tra l’altro la guerra in Etiopia del 1935 o ancora il terremoto del Belice del 1968.
C’è la tassa sugli zerbini e sull’ombra (parte della TOSAP), così come si pagano le tasse anche sulla morte e addirittura sugli hobby (si pensi alla bollo sulla raccolta di funghi o sulla pesca).
Ed è proprio su parte di questi micro-prelievi che le Commissioni propongono al Governo di intervenire. Ma quali sarebbero le tasse che potrebbero sparire con la riforma fiscale 2021?
Fare un elenco completo è difficile, oltre che prematuro. Nel documento elaborato in vista della messa a punto della legge delega vengono citate le seguenti:
- il superbollo,
- la tassa di laurea,
- le tasse di pubblico insegnamento,
- l’imposta sugli intrattenimenti,
- la maggiorazione del tributo comunale sui rifiuti,
- la tassa regionale di abilitazione all’esercizio professionale,
- l’addizionale regionale sui canoni per le utenze di acque pubbliche,
- i diritti di licenza sulle accise,
- l’imposta erariale sui voli dei passeggeri di aerotaxi e sugli aeromobili privati,
- la tassa sulle emissioni di anidride solforosa e ossidi di azoto,
- l’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili.
Come evidenziato dalle stesse Commissioni, si tratta di un elenco a titolo esemplificativo delle tasse che si propone di abolire. Un lavoro dal costo esiguo: il gettito di tali prelievi, singolarmente, è stato inferiore allo 0,01% del totale delle entrate tributarie per lo Stato e allo 0,1% per le Regioni e i Comuni.
Fonte: https://www.money.it/riforma-fiscale-2021-superbollo-tassa-laurea-abolizione-micro-prelievi